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martedì 1 agosto 2006

TEMPORALI E FULMINI SULLE CITTA'

Le città sono trappole di calore, afa e inquinamento ma ora si è scoperto che risultano essere anche delle vere e proprie pompe di energia che incrementano la forza dei temporali.
Già dal 1850 era noto che sui cieli delle grandi città si formano delle isole di calore, ossia delle aree dove la temperatura è superiore soprattutto d'inverno anche di 2° gradi rispetto alle aree circostanti.

Lo spostamento delle masse d'aria da parte del vento e il conseguenziale ricambio dell'aria riduce il calore generato dall'asfalto e cemento delle città ed il calore è una fonte di energia per i temporali.

Una pubblicazione scientifica di qualche tempo fa diceva che le città (isole di calore) sono soggette a nubifragi più frequenti che la campagna ed esiste un maggior rischio di fulmini sugli edifici, più che negli alberi dei boschi, anche perchè sui tetti della case, vi sono una gran quantità di oggetti che possono attrarre i fulmini, con evidenti danni agli impianti elettrici.

Proprio di recente una ricerca congiunta della NASA e dell'Università della Columbia, conferma la tesi sottolineando che la forza dei temporali sopra le grandi città è cresciuta fino al 12% dal 1950 ad oggi.

Un maggior numero di fulmini e piogge più violente era il risultato più appariscente del fenomeno.

Ma i satelliti ambientali ora hanno dimostrato che d'estate l'energia di tale calore s'inietta nelle nubi temporalesche rendendole molte più pericolose di un tempo. E dunque il fatto che i temporali di questi anni sembrano più furiosi di una ventina d'anni fa non è solo una impressione ma una realtà. Se la situazione non muterà, ipotizzano i ricercatori, entro vent'anni i temporali sopra le città potrebbero diventare più violenti addirittura del 30% rispetto ad oggi.

Trombe d'aria, temporali, allagamenti, siccità... tutto un contrasto di fenomeni atmosferici impazziti, sintomatici di un pianeta senza più equilibrio.

Proprio stasera su Canale 5 va in onda una fiction "Sos: la natura si scatena" in cui un tremendo uragano... continua su il Professor €chos.blogosfere.it

2 commenti:

  1. Molto interessante, come sempre intutte le tue notizie, complimenti Prof Professor €chos !

    RispondiElimina
  2. Grazie mille, Andrea!

    Il Professor €chos è solo il blog.
    ;-) Luciano Vecchi

    RispondiElimina

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