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martedì 31 marzo 2009

WWF: EUROPEI CONTRO COMMERCIO DI LEGNAME ILLEGALE

WWF: "IL 92% DEI CITTADINI EUROPEI VUOLE UNA LEGGE

CONTRO IL COMMERCIO DI LEGNAME ILLEGALE.

L'EUROPA AGISCA SUBITO"

Presentato oggi a livello europeo il sondaggio commissionato da WWF e Amici della Terra

Una schiacciante maggioranza dei cittadini europei vuole più stretti controlli sul commercio del legname per stroncare il fenomeno del legname illegale: è l'inequivocabile risultato di un recente sondaggio d'opinione commissionato dal WWF e dagli Amici della Terra. Il 92% degli intervistati ritiene infatti importante introdurre una nuova legge europea per fermare il commercio di legname illegale e dei suoi prodotti derivati nel mercato comunitario. Sulla scorta di questi risultati, il WWF e gli Amici della Terra esortano quindi il Parlamento Europeo e i governi degli Stati Membri ad agire di conseguenza e adottare una forte e puntuale legislazione senza ulteriori indugi.

"Il sondaggio conferma come i cittadini europei siano consapevoli che abbiamo un solo Pianeta dove vivere e che questo vada adeguatamente tutelato per il futuro di noi tutti" dichiara Massimiliano Rocco, responsabile TRAFFIC e Timber Trade del WWF Italia "Le foreste vanno conservate ed adeguatamente gestite, rappresentano un serbatoio ineguagliabile di risorse vitali per noi tutti. Il taglio illegale del legname annulla la funzione protettiva delle foreste aumentando il rischio di catastrofi naturali, quali alluvioni e frane, e determina i grandi processi di deforestazione che oggi più che mai stanno sconvolgendo interi ecosistemi con particolare vigore in tutte le aree tropicali del nostro pianeta. La deforestazione selvaggia è inoltre una delle principali cause dei cambiamenti climatici, dato che il 20 % circa delle emissioni di gas serra nell'atmosfera sono dovute proprio alla distruzione delle foreste".

Dal sondaggio, che ha coinvolto cittadini di 14 Paesi, emerge che il 56% degli intervistati non crede che tutti i prodotti in legno acquistabili in Europa abbiano origine legale, con un ulteriore 19% che non ne è sicuro, una visione che rischia di compromettere gli sforzi di quelle imprese del legno che hanno invece preso seri provvedimenti contro l'introduzione di legname di origine illegale, mostrando notevole determinazione nel lavorare a favore di soluzioni efficaci e credibili promuovendo la certificazione della materia prima utilizzata.

"Il legname illegale rappresenta ancora un problema rilevante per il mercato europeo, si stima che il 16-19% del legname che arriva sul mercato europeo sia illegale o di origine sospetta" sostiene Anke Schulmeister, Forest Policy Officer del WWF Europeo. "In Europa abbiamo bisogno di una legge specifica ed efficace sul legname ed è evidente che i cittadini sono pronti a sostenerla".

In Bulgaria, dove ancora si assiste al taglio illegale e relativo commercio di legname, l'83% degli intervistati non crede che il legno che acquistano abbia origine legale, e una sorprendente maggioranza (97%) ritiene importante garantire la legalità, segno dell'urgente necessità di un'azione. I cittadini tedeschi, cechi e svedesi sono tra i più scettici sulla legalità del legname presente sul mercato europeo, con una percentuale superiore all'80% che afferma di non credere che il legno che acquistano sia legale o è molto dubbioso della sua origine.

E' nei paesi mediterranei che la necessità di legalità e di una nuova legislazione sul legname che la garantisca è alquanto unanime. Il 98% degli italiani e degli spagnoli, e il 99% dei portoghesi vuole essere sicuro che il legname che compra sia legale, e in media, il 97% degli intervistati è a favore dell'introduzione di una nuova normativa europea.

Notevole il sostegno a favore di sanzioni contro i trasgressori, in particolare da parte dei cittadini della Bulgaria (96%), dei Paesi Mediterranei (97%), di Polonia e Francia (95%) e da uno dei maggiori fornitori di legname, la Finlandia (91%).

"E' inequivocabile il messaggio che i cittadini europei stanno lanciando ai loro governi" continua Massimiliano Rocco del WWF Italia "Gli italiani hanno fortemente ribadito e richiesto che vi sia un forte impegno per tutelare le foreste del pianeta, ci auguriamo che le nostre Istituzioni sappiano adoperarsi per garantire tutto ciò".

"I cittadini europei stanno dimostrando un serio sostegno alle necessità delle comunità locali dei paesi in via di sviluppo dove il taglio e commercio illegale è una pratica ormai quotidiana", dice Anne van Schaik degli Amici della Terra Olanda. "L'illegalità nel taglio e commercio del legname lasciano a queste comunità foreste distrutte e degradate, strutture sociali spezzate e minano la loro stessa sopravvivenza. E' ora che l'UE si assuma le proprie responsabilità ed emani una legislazione per garantire la legalità di tutti i prodotti in legno".

"Un regolamento europeo sul legname è al momento in discussione al Parlamento Europeo e al Consiglio dei Ministri e sarà votato nei prossimi mesi. I negoziatori devono necessariamente tener presente l'opinione pubblica e sostenere una legislazione che fornisca chiare indicazioni per gli operatori di tutta la catena di custodia su cosa si deve fare per provare la legalità del legname trattato" dice Massimiliano Rocco. "Per rispettare anche gli sforzi fatti da quelle compagnie che hanno sempre cercato di lavorare in modo etico, la legislazione deve definire e garantire "precise" sanzioni per coloro che continuano a infrangere le regole. Dai risultati del sondaggio emerge chiaro ed inequivocabile il messaggio per i Parlamentari europei e i politici dei singoli Stati Membri, perché ci sia una concreta azione politica".

Il WWF e gli Amici della Terra esortano il Parlamento Europeo e i governi europei a trovare un accordo su una legislazione forte, prima delle elezioni europee di giugno.

Roma, 31 marzo 2009

Ufficio Stampa WWF Italia, 06 84497213, 377, 265

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