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venerdì 19 giugno 2009

[Comunicato LAV] PARCO DELLE MADONIE, LA LAV CHIEDE LA RIMOZIONE DEL COMMISSARIO ALIQUO' DOPO LA SUA INTERVISTA

 

LA LAV FARA' VALUTARE DAI PROPRI LEGALI LA SUSSISTENZA DI IPOTESI DI REATO
NELLE PAROLE DEL COMMISSARIO

PARCO DELLE MADONIE, LA LAV CHIEDE LA RIMOZIONE DEL COMMISSARIO ALIQUO' DOPO LA SUA INTERVISTA: ''MI AUGURO CHE I BRACCONIERI CONTINUINO A SPARARE''

Commentando la decisione del TAR che blocca gli abbattimenti illegittimi dei cinghiali, il Commissario dell'Ente Parco delle Madonie auspica che continuino ad essere uccisi dai bracconieri. La LAV: "Affermazioni gravissime ed incompatibili con la gestione di un Parco, il Presidente della Regione

Raffaele Lombardo lo rimuova dall'incarico"

 

 

Intervistato per commentare la decisone del TAR di Palermo che, accogliendo il ricorso della LAV, ha recentemente bloccato le ordinanze dei comuni madoniti che autorizzavano la caccia dei suidi selvatici all'interno del Parco delle Madonie, ai microfoni di Radio RGS ieri il Commissario straordinario dell'Ente Parco, Angelo Aliquò, ha affermato molto chiaramente: "mi auguro che i bracconieri continuino a sparare" specificando "solo ai cinghiali", in modo che continuino a essere uccisi e quindi eliminati dal territorio...

 

La LAV giudica  tali affermazioni gravissime ed incompatibili con la gestione di un Parco. Chi è chiamato a gestire un'area protetta non può fare pubblico appello all'azione delle fucilate dei cacciatori di frodo, attraverso i quali si vorrebbe affrontare sbrigativamente e clandestinamente il problema dei cinghiali - introdotti artificialmente anni fa nelle Madonie in recinti gestiti dall'Azienda Foreste Demaniali - dopo che i giudici del TAR hanno stabilito che sparare in un Parco è contro la legge!

 

Invece di augurarsi che il bracconaggio – diffusissimo nel Parco – contini e non si arresti, il Commissario Aliquò dovrebbe ammettere le proprie responsabilità: è stata proprio una circolare a sua firma, infatti, ad istigare i Sindaci madoniti ad emettere le ordinanze "ammazza-cinghiali" che ora la magistratura ha censurato perché palesemente illegittime. Dopo la decisone del TAR che ha definitivamente cancellato ogni ipotesi di apertura della caccia nel Parco, il Commissario Aliquò avrebbe dovuto dimettersi poiché è stato uno strenuo sostenitore della via "calibro 12" in materia di gestione della fauna; non avendo avuto tale sensibilità e, soprattutto, dopo le gravi e ingiustificabili affermazioni di ieri, la LAV chiede al presidente della Regione, on. Raffaele Lombardo, di rimuovere immediatamente il dott. Aliquò dall'incarico di Commissario straordinario dell'Ente Parco Madonie.

 

La LAV, infine, farà valutare dai propri legali se nelle recenti dichiarazioni sul bracconaggio possano individuarsi ipotesi di reato a carico del Commissario Aliquò.

 

 

Palermo, 19.06.2009

 

www.lavsicilia.it

 

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