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giovedì 26 novembre 2009

Gela: Continua il disagio dei cittadini ,diagnostica di laboratorio al collasso


Continua il capitolo disagi per i cittadini Gelesi che devono affrontare l’irto calvario degli esami di laboratorio. La nota purtroppo degradante per il territorio del Gelese viene ancora una volta scritta dalla nuova legge regionale n° 5 del 14/04/2009-G.U.R.S del 17 Aprile 2009,n°17, collegata al piano di rientro della Sanità Siciliana. Questa volta sotto l’occhio attento dei cittadini “la diagnostica di laboratorio” che come tutti sanno rappresenta il fulcro del processo diagnostico di molte malattie acute e croniche. Lo status degli anni scorsi rappresentato dai laboratori privati che fondamentalmente davano un buon servizio capillare e dislocato in più punti nevralgici della Città del Golfo, è stato sovvertito dal taglio dei fondi dedicati ai privati che attualmente non possono quindi fornire servizi gratuiti neanche agli esenti. Di contro la Sanità pubblica non è riuscita a potenziare i propri servizi dedicati producendo la solita corsa al massacro dei poveri cittadini Gelesi ,che si vedono costretti a fare file interminabili ai bagarini dell’unico laboratorio di Analisi esistente, quello dell’Ospedale Vittorio Emanuele II che può fornire agli esenti di vario tipo prestazioni gratuite. I posti assegnati per gli esami di laboratorio dal centro pubblico sono 35 al giorno valore naturalmente esiguo in riferimento ad una popolazione di circa 72000 abitanti, condizione che determina quindi una corsa al numero ed in orari particolarmente mattutini,alcuni Gelesi infatti iniziano la fila alle ore 4.00 del mattino. La condizione certo ,grave, conduce alla mancata applicazione e ad un limite importate sancito anche dalle leggi vigenti sui L.E.A (art.lo 50 legge 450/1997 e D.gls. 124/99) che a Gela sembrano non essere tenute in considerazione perché di fatto, il S.S.N e Regionale non riesce a fornire a tutti ed in maniera paritetica la prestazione diagnostica di laboratorio a condizioni vantaggiose. Il movimento chiede quindi una maggiore attenzione verso gli ammalati del comprensorio del Gelese a cautela dello stesso art.lo 32 della Costituzione.

Maurizio Cirignotta

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