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venerdì 23 dicembre 2016

La bici elettrica guida la rivoluzione nella mobilità urbana

Il mercato delle biciclette elettriche cresce esponenzialmente e il suo incremento sembra destinato a protrarsi anche negli anni a venire, merito di una serie di fattori favorevoli che sembrano essersi allineati per guidare quella che qualcuno definisce la futura rivoluzione del comparto mobilità.

Sembra chiaro ormai da un decennio, e le politiche comuni varati dagli Stati dell’Unione Europea ne sono un’ulteriore conferma, che il futuro della mobilità nelle grandi città del mondo è destinata a riconfigurarsi completamente. I modelli di smart cities varati a livello amministrativo, statale e sovranazionale sono in cantiere fin da inizio secolo e oggi disponiamo delle risorse tecniche e sociali per darne concretezza, con i prodotti del comparto elettrico a fare da guida.

La bici elettrica leader di settore

La e-bike è il mezzo a trazione elettrica più venduto al mondo nell’anno 2016. Una realtà confortata dalle evidenze empiriche e che giunge un po’ a sorpresa, se si pensa alle difficoltà strutturali e commerciali che il mezzo aveva incontrato fin dal suo esordio nei mercati su larga scala. Un inizio caratterizzato da scetticismo e scarsa considerazione, la leggera ripresa dei primi anni Duemiladieci, la nuova flessione del 2014 hanno fatto da antefatto al boom di vendite segnato alla fine del 2015 e giunto a piena maturazione nell’anno successivo: oggi il pubblico delle e-bike è ampio ed eterogeneo, sedotto da prototipi sempre più fashion e performanti, lontano parenti dei primi, rudimentali modelli di inizio millennio.

Gli investimenti dei governi

A una crescente presa di consapevolezza da parte della gente comune si accompagna anche un affiancamento sempre più convinto e sostanziale da parte delle amministrazioni, ormai in prima linea - soprattutto nelle grandi città - nel suggerire un modello di viabilità sano e in grado di svincolarsi dall’utilizzo costante di auto di proprietà e mezzi pubblici più tradizionali. Piattaforme di e-bike sharing si affiancano a sperimentazioni europee che interessano l’aspetto delle piccoli distribuzioni o dei trasporti interni alle città, con l’obiettivo comune di marginalizzare l’utilizzo dei mezzi fossili con i più moderni ibridi o puramente elettrici, per un guadagno complessivo della comunità in termini di vivibilità, salubrità del contesto, sicurezza e bellezza.

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